Pare mi nonno

Vivo una vita piuttosto movimentata in quanto ad impegni e difficilmente, se faccio eccezione per un’oretta quasi quotidiana che riservo solo ed esclusivamente per
me, ho modo di fermarmi, ove per fermarmi intendo riflettere senza interruzione, lasciar fluire i pensieri e le sensazioni, vivermi insomma.

Stamattina, non so per quale motivo ma, in tutta
sincerità, poco mi interessa, ho sentito dentro di me un’esplosione di vita, di voglia di prendere la vita per mano e condurla là dove voglio io, senza aspettare un minuto in più.

Mentre mi
godevo la mia primavera dell’anima e mi recavo al lavoro, ho visto in lontananza un mio collega, che ha un paio di anni più di me, ma come si dice a Roma “pare mi nonno”.

Pare mi nonno da vent’anni
perché per lui la primavera non c’è mai stata e non ha mai dato segnali di vita.

Chissà magari tirandogli in fronte una bottiglia con un messaggio dentro – come si fa inviando messaggi nello spazio alla
ricerca di forma di vita – potrei capire se là, nella sua testa, c’è vita.

Non penso proprio perché ‘sto povero cristiano è nato mezzo morto.

10 risposte a “Pare mi nonno”

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