Guardando qua e là nei meandri della mia esperienza di vita e navigando tra le pieghe della mia coscienza, credo che il comportamento più odioso che ho incontrato è stato l’indifferenza, un non schierarsi, un patto con sé stessi per salvaguardare ciò che si ha timore di comunicare.
Preferisco ricevere un netto diniego, un rifiuto, un insulto pure, piuttosto che il silenzio.
Questa mia riflessione trova ancor maggior enfasi nella consapevolezza di aver cercato di dare una mano a qualcuno che, per tutta risposta, tace.
Me possino ciecà se mi impiccio ancora di cose che non mi appartengono direttamente.
Poi dice che sono uno stronzo.
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