Sono su un treno che porta diversi psicoterapeuti di ritorno da un convegno.
Non è la mia professione, ma sono stato costretto a venirne a conoscenza perché hanno tutti un tono di voce poco adatto al rispetto che si dovrebbe avere quando si condivide uno spazio.
Guardandoli in faccia, e osservando il loro modo di muoversi, gesticolare, parlare, mi chiedo se stiano bene col cervello.
Sarà che, quando si svolge una professione, si capta qualcosa dai clienti, o pazienti che siano, ma questi stanno proprio fuori.
E sono cafoni.
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