La stella cadente

Alle stelle cadenti della notte di San Lorenzo, mi lega un ricordo, un qualcosa di veramente lontano nel tempo, ma che, guardando uno spot pubblicitario, è tornato prepotentemente alla ribalta della mia coscienza.

Parlo di qualcosa più una trentina di anni fa, o giù di lì. Una sera, anzi la sera di San Lorenzo, ero nei pressi di Roma, su una spiaggia, in compagnia di una comitiva di coetanei. Prima di quel momento mai avevo avuto modo di vedere ‘ste benedette stelle cadenti, per cui, virtù indotta dall’ingenuità, mi fidavo degli altri e mi misi a guardare il cielo, reso ancor più scuro dalla mancanza di illuminazione artificiale sulla spiaggia.

Passavano i minuti, ma io non vedevo un cavolo, proprio niente e per questo motivo mi distrassi dal cielo e passai a più pratiche attività tipicamente adolescenziali. Cacchio, mentre la mia attenzione era rivolta al volto di una delle ragazze del gruppo, vedo sullo sfondo del suo volto una scia luminosa, un bagliore che velocissimo cadeva dal cielo verso il mare, dall’alto in basso: era una stella cadente, cui affidai il desiderio di stare con quella ragazza.

La mezzanotte era ormai passata, San Lorenzo finito, la ragazza andata e l’anno successivo l’avevo dimenticata. Ma il cielo no, continuai a guardarlo, evitando però, di affidargli i miei desideri che avrei tenuto, razionalmente legati a me e alla mia vita.

Solo dopo tanti anni, scoprii che credere nella realizzazione di un sogno era operazione possibile, ma senza affidarsi solo alle stelle, ma mettendoci molto di sé, qualche volta anche di più.