Come la metro a Roma

Leggevo, da qua, di 1500 operai cinesi che in 9 (sì, nove) ore hanno costruito una stazione ferroviaria.

Ogni paragone, dl di là delle indiscutibili limitazioni imposte ai lavoratori cinesi, con quanto avviene in casa nostra mi pare del tutto inadeguato.

Penso alla Salerno – Reggio Calabria, piuttosto che alla Metropolitana di Roma, al prolungamento di Via Isacco Newton (un km, metro più metro meno) sempre nella Capitale – il quartiere di Monteverde Nuovo mi diede i natali – che, progettata per esser inaugurata per le Olimpiadi del 1960, vide le prime macchine in uno splendido mattino del 1992.

Insomma tutto ciò mi porta a sintetizzare il mio pensiero con una sola parola: cazzo!

Al lettore lascio l’interpretazione del termine, ahimè, sicuramente inelegante, ma certamente molto ben descrittivo di quanto penso.

 

Una risposta a “Come la metro a Roma”

  1. Avatar Harley

    Il Paese degli sprechi e delle cattive ragioni.

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