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Quali aspetti secondo te rendono una persona unica? Al di là della personale considerazione che la domanda, così come è posta, rimane abbastanza in superficie, provo a ragionare. Posto che ciascuno è un essere unico, e, come tale, ricco di aspetti che lo differenziano da una sua eventuale copia, metto al primo posto l’intelletto, prima…
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“Stasera sono in tv, su Raiuno” mi dice. Ti vedrò lì, allora, invece di incontrarti di persona.
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O. è una donna russa che ho conosciuto da poco; curiosamente porta lo stesso nome, O., di un’ucraina che mi ha dato una mano in casa fino a pochi mesi fa. O., la russa, non è bella, ma ha qualcosa che la rende bella, qualcosa di invisibile agli occhi, ma evidente tenendo gli occhi a…
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Credo di aver passato in vita in rassegna tutti i sentimenti, quelli brutti, quelli dall’accezione negativa, con l’unica eccezione dall’invidia che veramente non mi appartiene; per il resto, sono sicuro di aver provato un po’ di tutto.
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Qual è una cosa che la maggior parte delle persone non comprende? Che stanno per diventare schiavi, schiavi di un sistema criminali e folle, che eliminerà ogni genere di identità e di voce discordante. Credi che, ad esempio, le direttive UE sulle emissioni dei motori siano fatti per l’ambiente? Idiota, no, non è per quello,…
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Sinner è un campione. Torneo di Miami. Sta vincendo 2 a 0 nel secondo set; qualcuno sugli spalti si sente male; se ne accorge, smette di giocare, porge bottiglie d’acqua, asciugamano e ghiaccio a spettatori in prima fila perché possano passarli a chi ha avuto un malore. Lo sport è anche questo. Complimenti, Jannick.
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Stasera avevo voglia di una carbonara, ma avevo un guanciale da supermercato, di quelli già tagliati a striscioline; anche a tavola sono uno che pretende molto, il meglio, ma stavolta mi sono adattato; risultato? Sono rimasto deluso. Qualche volta la vita somiglia a una carbonara col guanciale sbagliato.
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Ti conosco per caso alla stazione, e, come ci salutiamo, sento nell’aria qualcosa di strano: tutto troppo facile e naturale; l’esperienza mi insegna a non fidarmi, e, considerando il prosieguo, meglio così.
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Nel nostro ordinamento giuridico, la responsabilità penale è personale; pertanto, se un domani io venissi ucciso da un robot, potrebbe esserci un mandante, ma non un omicida; ma io sarei morto, e non vedrei mai giustizia. Chissà se le nostre idiozie naturali porranno mano a questo abominio giuridico.
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Quante volte dici “no” a cose che potrebbero interferire con i tuoi obiettivi? Mai. Sai perché? Perché non ho obiettivi che possano subire interferenze da comportamenti altrui; ho messo da parte l’americanata del vivi per obiettivi, ché non sono un’azienda, e non devo fare business. Gli americani stanno bene in America; io sono orgoglioso figlio…
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Le cose simili. Si dice che i simili cercano i simili,ma anche che gli opposti si attraggono; ovvio che ognuno spiega a modo suo quello che gli fa più comodo. Ciò premesso, negli ultimi mesi ho fatto una collezione di matte, di persone che non sanno ciò che vogliono, che al mattino affermano una cosa,…
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Seduto fronte al sole lungo la sponda del fiume, passa davanti a me una donna: guinzaglio con cane da borsetta, lei a piedi e due ragazzini sugli 8 9 anni in bici; l’aria è semplicemente scojonata, perché non c’è un termine italiano che renda l’idea in modo più puntuale. A volte accade anche a me,…
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Questa parola, vità, non esiste, ma l’ho scritta a mano, frutto di un lapsus o di una sintesi tra vita e fa, come fosse stata “una vita fa”, un passato ormai remoto.
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Qualche giorno fa ho conosciuto una donna che, fin da subito ha attirato la mia attenzione; appena abbiamo scambiato due parole, si è proposta di venire a trovarmi nella città dove vivo, ché “vengo spesso” (abita a pochi chilometri da qui). Non nascondo che l’idea mi è piaciuta; il giorno successivo, era un martedì, mi…
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Cosa vorresti poter fare di più ogni giorno? Se avessi modo, mi piacerebbe poter studiare e cucinare di più. Oddio, non mi manca il tempo per farlo, ma non è mai abbastanza; so che, se la giornata durasse 72 ore, troverei la maniera di impegnarmi per 73; quindi, ottimizzo, come dicono quelli bravi.
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Ventisei anni fa. Il giorno successivo sarei diventato padre per la prima volta. I cellulari non facevano parte della mia vita; la mia ex moglie mi diede un foglio preso da un quaderno di quelli grandi, sul quale aveva annotato nomi e numeri di telefono in modo che io, nata nostra figlia, facessi il giro…
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Da sempre, quando la mattina, appena sveglio, finisco sotto la doccia per iniziare la giornata, scrivo con le dita sui vetri appannati; scrivo dei post it, dei pensieri sintetici, alcuni dei quali finiscono qua, su questo blog. L’anticalcare, poi, è il cestino dei miei pensieri…
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Apro le braccia, ed inizio a guardare il cielo, roteando sui piedi, in una danza sospesa tra Dioniso ed il Paradiso, di certo non qua, non qui, in un altrove ricco di sfumature, colori, suoni, armonie e stridori che sanno, comunque, di eleganza. Sogno, gli occhi puntati verso la speranza.
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Qual è una parola che ti descrive? Ossimoro. Credo proprio di essere un ossimoro vivente, punto di contatto e di origine di dualità, di contrasti, di riappacificazioni dissonanti; eppure, sono un cultore dell’armonia, delle linee classiche, della Bellezza figlia delle antiche civiltà dell’Egeo. Choc armonico, c’est moi.