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Lo dico alla romana: “manco pe’ gnente”. A schiaffo reagisco con schiaffo, magari con due, così è più chiaro il concetto. Non sono un santo né miro ad esserlo.
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Quando lo conobbi, ebbi la sensazione che non avesse le idee chiare; diciamo che i suoi pensieri erano solo in bozza. Passato del tempo, la cartella draft è ancora là tutta piena.
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Oggi dal prossimo non mi aspetto più nulla: è consapevole maturità o altrettanto consapevole amarezza derivata dal senso d’impotenza?
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Ascoltavo qualche giorno fa una persona che mi raccontava di una sua storia d’amore, di quelle belle per intenderci, quelle che, quando le vivi, ti fanno fare un passo indietro lungo vent’anni e sentire un ragazzino dentro e, spesso, anche negli atteggiamenti. Poi, dopo un folgorante inizio, un altrettanto coinvolgente svolgimento, le prime crepe, fino ad arrivare…
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Passi giorni, settimane, mesi a pensare, rimuginare, affondare le mani nella pasta della tua anima e oltre, per poi, all’improvviso, svegliarti al mattino e scoprire che non te ne frega più niente. Per certi versi, è qualcosa di positivo, per altri, invece, lo è meno, ma tant’è: c’est la vie e va accettata per come è e…
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…passano gli anni, ma non perdo la sensazione di dare più di quanto ricevo, o, comunque, di dare a chi non apprezza. La responsabilità di tutto questo fastidio interiore, però, è solo mia.
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Certi percorsi intimi, per una naturale predisposizione, tendono ad allontanare se stessi da parte del proprio mondo. In base a tale principio, credo di aver fatto già almeno una decina di giri del mondo.
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Per chi è collegato praticamente senza sosta dalle 7 alle 21, è possibile richiedere la residenza su Whatsapp? Madonna che rincoglioniti che stanno avanzando.
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Alle stelle cadenti della notte di San Lorenzo, mi lega un ricordo, un qualcosa di veramente lontano nel tempo, ma che, guardando uno spot pubblicitario, è tornato prepotentemente alla ribalta della mia coscienza. Parlo di qualcosa più una trentina di anni fa, o giù di lì. Una sera, anzi la sera di San Lorenzo, ero nei…
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C’è un luogo, senza spazio né dimensioni, nel quale, quando mi trovo, non mi sento a mio agio, anzi, per dirla tutta, soffro.
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Faccio parte di quel folto gruppo di sfigati che, per un guasto alla stazione Termini di Roma, sono rimasti fermi quasi due ore al centro dell’Italia e che arriveranno a Roma con oltre due ore e mezzo di ritardo (al momento, 162 minuti). Come si può immaginare, in una situazione di questo tipo, le persone…
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Sono su un treno che porta diversi psicoterapeuti di ritorno da un convegno. Non è la mia professione, ma sono stato costretto a venirne a conoscenza perché hanno tutti un tono di voce poco adatto al rispetto che si dovrebbe avere quando si condivide uno spazio. Guardandoli in faccia, e osservando il loro modo di…
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Ci sono occasioni in cui un paio d’occhi ed un istante raccontano più di mille parole, di mille giorni, di mille vicende. Un legame che non c’è, ma si sente.
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È da quasi cinquant’anni che rincorro un ordine nel tentativo di sbrogliare il mio caos, ma, in fin dei conti, ci sono affezionato e non lo lascio.
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Se stasera vincerà, festeggerò; se non dovesse vincere, mi consolerò. Sempre dolcemente (ma senza zucchero?).