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Nel viaggio della vita c’è chi arriva prima, chi si ferma, chi va oltre, chi non parte proprio.
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Premetto che trovo vergognoso che chi lavora presso un call center abbia diritti pari a zero, garanzie pari a zero, turni da cinese e stipendio da mozambicano. Di certo l’esplosione del fenomeno dei call center per operazioni di marketing telefonico significa che qualche ritorno in termini economici deve pur esserci; ma quanto rompono i coglioni!…
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Lavoro da venticinque anni e ne ho viste di ogni genere. In questi cinque lustri, la classe dirigente è cambiata, molto cambiata. Venticinque anni fa, molti avevano un grande preparazione generale, sia culturale che professionale; oggi, la cultura è un accessorio, la superficialità lo standard. Povera Italia, in mano a quattro pecorari espressione di un…
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Stamattina, recandomi al lavoro, ho incontrato, a pochi metri dalla sede in cui lavoro, due colleghi che conosco da anni. Di loro mi ha stupito lo sguardo: perso, nullo, vuoto, neutro. Camminavano senza vibrazioni, in apparente assenza di vita, come sospinti dal vento; due zombie. < p Spero di non ridurmi così.
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Non solo a me, ma a tutto l’umano genere, è capitato che la vita abbia messo davanti al proprio cammino un variegato ventaglio di scelte: destra, sinistra, centro, sopra, sotto. Qual è la direzione migliore? E poi, scelta la direzione, è la migliore per me o per altri? Chiaramente, ho fatto tante scelte; a volte…
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… la legna non scoppietta più, la fiamma lascia il posto alla brace, il calore si attenua, la stanza di raffredda…
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Se l’esperienza si potesse misurare con i calci presi nel sedere, non mi basterebbero tutti i container del porto di Gioia Tauro per tenerla tutta.
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Dire “devo ritrovare me stesso” è una gran cazzata anche perché io sono più me stesso quando mi perdo che non quando mi ritrovo.
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Mi guardo allo specchio. Vedo che i capelli bianchi aumentano di numero. Mi sento meglio perché oggi sono più consapevole di ieri.
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Ho paura dei sentimenti.
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Non sopporto le attese ma mi rendo conto che nella vita o sai attendere o diventi matto.
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Guardo fuori dalla finestra ed immagino di volare via. Come un gabbiano, sulla scia di una nave diretta altrove.
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A vent’anni volevo cambiare il mondo. A quarant’anni ho capito che non avrei mai cambiato il mondo.