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Il solo fatto che oggi sia venerdì è, di per sé, sufficiente per farmi stare bene ed affrontare la giornata in maniera del tutto positiva.
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Parliamo di cinesi. A me i cinesi non hanno fatto nulla di male, quindi non ho nulla contro di loro. Anzi, devo riconoscere che, quando li vedo – a parte il fatto che li confondo, ma fin qui non penso di essere il solo – mi fanno pure tenerezza perché quelli che si fanno vedere…
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Cui prodest haec turpis lis inter principes civitatis? Così disse Seneca. E Seneca, si sappia, non era un coglione qualunque.
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“Hai mai parlato ad un estintore?” “No“. “Beh, provaci”. “Perché dovrei?” “Perché così capirai come mi relaziono col mondo che mi sta intorno. Provo un profondo senso di distacco, di estraneità, di alterità e rispondo allo stimolo esterno allo stesso modo in cui potrebbe farlo un estintore posto di fronte ad una domanda”.
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Ci sono persone fatte di mattoni, altre di stoffa, altre ancora di metallo o di legno, altre di carta, altre non si capisce. Si chiama varietà umana.
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Hai fatto mille e mille chilometri. Hai pronunciato mille e mille parole e mille sentimenti. Hai rincorso mille e mille nuvole. Hai rinchiuso nel cassetto mille e mille sogni. Hai rinunciato a mille e mille cose. Hai fatto tanto e raccolto nulla. Quando è troppo, è troppo.
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Il termine “Costanza” a me fa venire in mente due cose: 1) una mia conoscente che di nome fa, appunto, Costanza; 2) il paese che si affaccia sull’omonimo lago che di nome fa, appunto, Konstanz (in italiano Costanza). Mi dicono esserci un altro significato che io, onestamente, ignoro.
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Non sono un santo e non miro ad esserlo.
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Ci sono alcune persone che, nell’ambito di una discussione o di un qualunque problema, insistono talmente tanto che, alla fine, si è portati a credere che quello proposto sia la madre di tutti i problemi. In tali casi, o si manda a quel paese senza neanche iniziare la discussione o si cede per sfinimento.
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Malgrado il numero infinito di interviste che mi sono concesso, le migliaia di domande che mi sono posto, le centinaia di risposte ottenute anche senza interrogativi, temo di conoscermi ancora bene. Un giorno crescerò.
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Ripercorrere il proprio vissuto, sfogliare le pieghe dell’anima e le pagine della memoria per arrivare ad un distillato della propria essenza, alla radice del sé, all’elemento primordiale. Un viaggio quasi tra le catene di geni, ostacolato solo dalla volontà di attribuire un peso specifico diverso alle diverse vicissitudini della propria esistenza. Parlo di volontà perché…
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I bene informati mi dicono che l’abito non faccia il monaco. Anni fa, mi capitò per uno scherzo del destino di selezionare del personale per un paio di aziende del settore informatico che avrebbero dovuto assumere dei sistemisti per poi “affittare” ad altre aziende. Ricordo di aver intervistato ragazzi dal curriculum invidiabile ma impresentabili per…
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Ogni tanto, sperando di aver male interpretato il mio sentire, guardo il cielo e rivolgo una pagana preghiera con la speranza che qualcosa mi cada da lassù, ma da lassù non mi ascoltano e non mi vedono. Anzi, no, non è vero: un giorno da lassù è caduta una foglia e meno male che non…
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Se ne va, è inutile nasconderselo. Incurante della vita che scorre attorno a sé e dentro di sé, il tempo alza i tacchi e prende il largo, indifferente allo sguardo pietoso di chi lo prega in ginocchio: non andartene, ti prego.
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C’è un tempo per ogni cosa, anche, e soprattutto, per assumersi le proprie responsabilità.
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I saggi, coloro che s’intendono di vita perché ne hanno sentito parlare, mi dicono che dalla vita stessa non mi devo aspettare nulla e devo prendere quello che capita. Ai saggi rispondo sempre che per me è un’eresia non aspettarmi nulla; io non voglio dalla vita, pretendo e giustamente, secondo me, pretendo perché do tutto…