Nel corso di oltre quarant’anni di vita, ho frequentato gente di tutti i tipi.
Ero bimbo e sono passato dal figlio del professionista al figlio di non si sa chi. Poi sono cresciuto ed ho frequentato dal professionista al figlio di non si sa chi.
Ho condiviso ore e giornate con gente di tutti i tipi ma ho sempre mantenuto fede ai miei principi base di vita; mi sono arricchito sia frequentanto il professionista che il figlio di non si sa chi perché ciascuno di loro m’ha lasciato, comunque, qualcosa di buono o mi ha insegnato a capire dove stava ciò che buono non era.
Ritengo, pertanto, giusto non fossilizzare la propria vita nell’esclusiva frequentazione di persone solo di un certo tipo piuttosto che di un altro.
C’è del buono in ognuno di noi; sta alla nostra sensibilità carpirlo.
Rispondi