Da lei ricevetti questo messaggio: “Va bene hai ragione. Magari sei più lucido di me”.
Presi queste parole sul serio. Non mi aveva mai dato ragione prima.
Era palese che era finita.
Era finita.
Ma io avevo avuto ragione: che culo!
Da lei ricevetti questo messaggio: “Va bene hai ragione. Magari sei più lucido di me”.
Presi queste parole sul serio. Non mi aveva mai dato ragione prima.
Era palese che era finita.
Era finita.
Ma io avevo avuto ragione: che culo!
C’è chi riceve un messaggio, c’è chi riceve un assordante silenzio.
Avevo ragione, che culo, era finita.
Quando una donna dà ragione ad un uomo, non è mai un bel segnale.
Non lo è neppure,quando chiude la porta alle spalle di un uomo, senza dire una parola. Fatto io.
Beh, ma almeno, in quel caso, qualcosa si può intuire …
Si, ma in casa sono rimaste parole che fluttuano per aria. Non è mai bello o facile.
Lo immagino: ho vissuto in più occasioni momenti del genere e so quanto siano pesanti, soprattutto, quando le corse rimangono sospese dentro di sé, prim’ancora che con la controparte. Fa parte del gioco, e bisogna accertarne le regole, nel bene e nel male.
Ti rimando una frase che ho letto qualche giorno fa: “Farsi presenza vuol dire, accettare il rischio dell’assenza”.
Le regole del gioco, bravo e non si può barare.
Tiri i dadi e ritorni indietro di qualche casella.
Madonna che serietà oggi!
Non amo i proverbi, perché mi piace esprimere i concetti con parole mie, ma te le cito uno: “morto un papa se ne fa un altro”. Ça va sans dire.
Qui nell’eremo mi dicono che devo prendermi un pò di tempo. Intanto uardo cosa combini tu. Adoro questa parte del modo d’essere uomo “morto un papa…”
Adorabili siete adorabili!
La vita va avanti comunque, con lacrime e sangue o col sorriso, magari forzato. Non ha senso rimanere in attesa che il dolore laceri dentro: meglio reagire il prima possibile.
Ciò non significa che certi addii non lascino ferite.
Sono d’accordo con te. La vita esige, impone che si vada avanti. A volte con un sorriso acquistato al mercato nero delle espressioni allegre perdute.
C’è da dire che, siamo macchine perfette, in un modo o nell’altro ci rialziamo e andiamo avanti, oltre.
Applauso convinto.
Garbatamente mi inchino e ringrazio il pubblico. Sipario.
La ragione effettivamente non è un bel segnale. Il silenzio secondo me non è mai una soluzione. Il silenzio lascia cose in sospeso, meglio affrontare le cose e dire tutto.
Concordo pienamente con te. Il silenzio non è d’oro, ma un modo per nascondersi ed evitare il confronto.
Il silenzio e’ una forma di violenza ed è una strategia di controllo. Non ti parlo e ti lascio appeso, se non ti parlo ti controllo, non meriti nemmeno di sapere cosa penso, tira tu le conclusioni. Niente di piu’ sbagliato
È una chiave interpretativa molto interessante, cui, in tutta onestà, non avevo pensato, focalizzandomi più sulla debolezza che sulla forza.
Rileggendo passi importanti della vita in questo modo, molte situazioni trovano una spiegazione diversa, e fanno meno male.
Non e’ un caso che il silenzio sia l’arma di controllo dei narcisisti perversi. Il silenzio è la forma di controllo peggiore 🙂
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