Cammino per la strada. Gente che passa, incurante dei miei pensieri e, talvolta, anche dei propri. Vetrine accese, ricche di oggetti per tutti i gusti. Dai negozi arriva l’eco di musiche: house, pop, rock, un miscuglio di accordi senza senso né ritmo né melodia, tutto stonato.

Nell’aria la freschezza del vento e il profumo di pane – si vede che vicino c’è un forno. Aumenta la quantità di persone che affollano, piano piano, la via. Continua il mio incedere. Mi guardo intorno, anche attraverso le vetrine dei negozi. Mentre sto per voltare l’angolo, vedo occhi, solo quelli, non altro: un paio d’occhi accompagnati dalla musica di un pianoforte.

Capisco che è arrivato il momento.

La sveglia suona, ma non è quella sul comodino.