Rileggo pagine di vita, della mia vita, parole dette o scritte a destinatari i più disparati.
Quelle parole, date o ricevute, a distanza di anni hanno perduto i contorni e, in molti casi, non sanno più di niente.
Rileggo pagine di vita, della mia vita, parole dette o scritte a destinatari i più disparati.
Quelle parole, date o ricevute, a distanza di anni hanno perduto i contorni e, in molti casi, non sanno più di niente.
Forse le parole hanno poco da dirci ?
Le parole perdono peso e significato quando non più si adattano ad una situazione che non c’è più, o, riletta a posteriori, non c’è mai stata.
Le parole, secondo me, tanto ci dicono, ma ciò che conta è il valore legato all’istante perché di eterno non c’è niente.
Si verissimo. Come è vero che sono una gabbia per ciò che non può essere espresso. E che rappresenta la parte “migliore” della vita. In fondo le emozioni forti hanno bisogno di parole “brevi”….
Esattamente. Emozione e parola sono inversamente proporzionali.
Esattamente… ☺ notte. Grazie ?
Notte. Ti rispondo “prego” per buona creanza ? ma perché “grazie”?
Perche le conversazioni con te hanno un “buon” sapore… quello di una volta… ???
E quel sapore di una volta deriverà dai miei anni che passano ??
Può essere perché passano anche i miei… o forse no? Boh…
Vabbè, miei, tuoi. Non sottilizziamo. Quel che è è, e forse sarà. Boh
Sicuramente fu… ahahahah ???
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